Da vedere        

L'INFIORATA

L'Infiorata di Villanova d'Asti è una manifestazione che si svolge, dall'anno 1985, durante l'ultima decade del mese di Luglio.

Essa è realizzata nel viale di accesso al Santuario della Madonna delle Grazie, sorto per volontà di Don Luigi Crovella in ricordo dell'apparizione mariana del 1803 a Maria Baj.

La preparazione avviene durante la notte precedente il giorno della manifestazione, a cura di volontari di ogni età.

Tempo prima si preparano il soggetto, normalmente geometrico o di ispirazione religiosa, sulla base del tema scelto dalla Associazione Infiorata Villanova d'Asti e i "colori" costituiti da petali di fiori o da altre particelle vegetali. 

La notte precedente il giorno della manifestazione un centinaio di artisti volontari lavoreranno per preparare l'infiorata.

I pittori dilettanti per ore nella notte dal sabato alla domenica dipingeranno con petali o polveri vegetali i bellissimi quadri religiosi, che  saranno ammirati la domenica lungo il viale del Santuario (dedicato a Maria Baj, la ragazzina che secondo la tradizione avrebbe visto la Madonna, mentre pascolava le pecore).

Molti, da settimane hanno raccolto petali di fiori, li hanno seccati, triturati, macinati e ne hanno ricavato polveri multicolori che useranno per i loro dipinti vegetali. Altri invece lavorano con petali freschi: i loro quadri rimangono piu' vivaci ancora: e' certamente piu' difficile riuscire a dipingere i particolari e le faccie con i petali piuttosto che con le polveri. I gruppi di artisti dilettanti vengono da Villanova e dai paesi vicini.

Ciascun gruppo partecipante disegna su un grande foglio il soggetto del suo quadro, lo fissa in terra ed inizia il suo lavoro con le polveri od i petali. Passano le ore della notte e tra un vivace parlottare degli "artisti" viene fuori il capolavoro a colori vivaci.

Sara' una scena biblica, un fatto evangelico, un personaggio locale oppure un disegno geometrico.

Le forme definitive emergono poco alla volta sul terreno. Alcuni aggiungono scritte o date significative.

Nel cuore della notte molti sono ancora intenti a finire le loro opere floreali, mentre attorno quelli che han terminato cantano lodi alla Madonna o chiacchierano.

Molti curiosi vengono a vedere quali soggetti sono stati effigiati  e commentano, intanto gli autori spiegano il profondo significato del loro quadro appena ultimato.

La sorpresa continua: ogni dipinto floreale sembra racchiuda la devozione alla Madonna, il cuore di chi l'ha composto.

Mentre la gente commenta, gli artisti gioiscono, la stanchezza della notte e' passata, il dolore alle ginocchia pure e si è felici per aver collaborato a fare bella la festa della  Madonnina delle Grazie.

Poi si torna a casa per essere di nuovo presenti fin dalle prime luci del mattino a rifinire ed ammirare il proprio lavoro: sembra che ognuno voglia stare vicino al suo disegno, ai suoi fiori, anche se gli incaricati restano a controllare e bagnare leggermente i petali, affinchè il vento non li sposti rovinando la bellezza del lavoro.

Frattanto iniziano le funzioni religiose, tra l'accorrere dei visitatori e bisogna tutto sia in perfetta regola. Sono tanti i curiosi ai lati del viale, che nell'intera giornata ammirano i quadri multicolori realizzati solo con materiali vegetali.

Per l'intera domenica il viale del Santuario si popola di pellegrini giunti da tutto il Piemonte, per pregare la Vergine, ma anche per ammirare l' Infiorata.

Santuario della Madonna delle Grazie

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IL PALIO DI ASTI

(Terza domenica di settembre)


 

la corsa del Palio

 

Milleduecento figuranti in costume medievale, ventuno cavalli al canapo, la città imbandierata, le cene propiziatorie della vigilia: sono questi gli ingredienti che fanno del Palio l'appuntamento piu' atteso del settembre astigiano. Non e' solo la tradizione che muove la città, ma e' la passione sincera dei borghigiani che alimenta una festa lunga un anno. Tra le iniziative collaterali, da non perdere il “Palio degli Sbandieratori”, che il giovedi' antecedente il Palio accende di suoni e colori Piazza S.Secondo: una parata dedicata alla nobile arte della bandiera messa in scena dai gruppi rionali di sbandieratori.
Venerdi' sempre in Piazza S.Secondo, apre i battenti il mercatino del Palio: ogni Comitato offre curiosi e originali souvenirs rigorosamente confezionati con i colori di ogni borgo, rione e comune partecipante al Palio.
Per cogliere appieno il clima del Palio non si può mancare alle cene propiziatorie nelle vie e nelle piazze: tra canti, balli, gastronomia e spettacolo si esorcizza la notte della vigilia nell'attesa della vittoria del giorno dopo .

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ASTI FESTIVAL DELLE SAGRE

Niente come il vino identifica nel mondo Asti e la sua provincia. Per rendere omaggio in patria a questo ambasciatore universale, da 39 anni si celebra ogni seconda domenica di settembre, sotto il segno della Douja d’Or, il Festival delle Sagre, una grande giornata di festa che è stata definita “la più vera rappresentazione di vita contadina”.

Oltre 40 pro-loco della provincia di Asti propongono le loro specialità gastronomiche, accompagnate da vini DOC astigiani, nel ristorante all’aperto che è arricchito dai caratteristici bicchieri di vetro da osteria, dai piatti di carta e dalle posate di materiale biodegradabile, simbolo del passato e del futuro allo stesso tempo, il tutto impreziosito da ombrelloni e colorate tovaglie che arredano la piazza insieme alle casette delle pro-loco, conferendo all’insieme quel pizzico di allegria e gioiosità che renderanno il Festival delle Sagre una giornata memorabile.

Il tutto dopo la suggestiva sfilata che si snoda per le vie della città, animata da più di tremila figuranti in autentici abiti d’epoca, trattori, arnesi del mestiere, che rappresentano i valori e le tradizioni di questa magnifica terra. La sfilata è l’appuntamento fisso per coloro che ogni anno vogliono assaporare il gusto delle cose semplici di un tempo, dei personaggi della campagna che mantengono vive nella storia quelle consuetudini che affondano le radici in queste colline.

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FIERA DEL TARTUFO BIANCO DI ASTI

Camminare per le strade e le piazze di Asti alla scoperta delle verdure di stagione, dei maestri cioccolatieri italiani, della tradizione della bagna cauda, respirare i profumi del pane appena sfornato, assistere alla distillazione della grappa da uve Barbera, Grignolino e Ruchè, acquistare l’artigianato tipico, partecipare alla Cerca del Tartufo in notturna…tutto questo a metà del mese di novembre ad Asti alla Festa del Re della cucina italiana, il Tartufo Bianco.

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FIERA INTERNAZIONALE DEL TARTUFO BIANCO D'ALBA 

Arriva l'autunno.... la stagione che regala a migliaia di visitatori tutte le più famose bellezze del territorio di Alba: settembre segna l'inizio infatti di uno dei più importanti eventi enogastronomici e della cultura locale.
Ad iniziare gli appuntamenti, la Festa del Vino: il centro storico di Alba verrà trasformato in una 'via del vino' ove poter degustare, negli stand delle aziende locali i migliori vini che il territorio piemontese e langarolo ci offrono.
Dall’inizio di ottobre fino a metà novembre la città ospiterà la  Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba.

Il tartufo è il corpo fruttifero di funghi che vivono sotto terra. Sono costituiti da una parete esterna e da una massa interna di variabile colore che ne permette l'identificazione della specie.
Già nel '700 il tartufo piemontese era considerato presso tutte le corti europee un cibo tra i più ghiotti. In modo particolare il tartufo bianco di Alba, quello che viene raccolto nei territori di Langhe, Roero e Monferrato, è sempre stato considerato in assoluto il più pregiato ed ha acquistato nel corso degli anni fama mondiale.
I tartufi sono relativamente rari, ed essendo commestibili e particolarmente apprezzati in gastronomia, arrivano a costare moltissimo.
Raramente vengono commercializzati interi e freschi, a causa del costo stratosferico, della difficoltà nel trasporto e conservazione e della caratteristica attitudine del tartufo ad essere trasformato in modo creativo. È sufficiente infatti una quantità ridottissima di tartufo per insaporire un piatto o una salsa.

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CASTELNUOVO DON BOSCO

LA BASILICA DI DON BOSCO

La Basilica di Don Bosco fu costruita dove sorgeva la “cascina Biglione” di cui il padre di Don Bosco, Francesco, era mezzadro. Nella cascina viveva la famiglia Bosco: qui nacque Giovanni Bosco il 16 agosto 1815. Papà Francesco morì quando Giovanni non aveva ancora due anni; mamma Margherita (di 29 anni) si trasferì, con i tre figli e la suocera semiparalizzata, in una tettoia acquistata dal padre qualche mese prima di morire e ristrutturata ad abitazione.

La Basilica è composta di due chiese sovrapposte. La prima pietra è stata benedetta l’11 giugno 1961 e fu aperta al culto la sola chiesa inferiore nel 1965, con una capienza di 700 posti.

 

LA CASETTA DI SAN GIOVANNI BOSCO

In questa piccola casa visse Giovanni Bosco dall’età di due anni fino ai 16 anni. Fu acquistata da papà Francesco tre mesi prima di morire (maggio 1817) e fatta adattare ad abitazione da mamma Margherita. È conservata così come era, salvo gli interventi di conservazione. Gli ambienti sono pochi e poveri: stalla, cucina, camera della mamma e della suocera, camera dei ragazzi (o del sogno dei 9 anni), fienile.

Sulla destra vi è l’ingresso al salone in cui sono esposti testi e immagini per la comprensione del luogo, la scala per accedere alle camere del piano superiore e il monumento a Mamma Margherita che richiama l’episodio del perdono per l’olio involontariamente versato da Giovanni (Enrico Manfrini).






 

LA STALLA

Custodiva gli animali, che lungo il giorno venivano condotti al pascolo. Una mucca ed un vitello: e l’ambiente era tutto esaurito.

In momenti di tremenda carestia, il vitello sarà sacrificato

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AERO CLUB DI CASTELNUOVO DON BOSCO

L’aviosuperficie sorge tra le ridenti colline del Monferrato, nel comune di Castelnuovo Don Bosco, terra di Santi e di vini. Qui infatti nacque San Giovanni Bosco, a cui è dedicato il Santuario situato nel rione Becchi (oggi Colle Don Bosco) ai piedi del quale si estende la pista.

Descrizione Aero Club Castelnuovo Don Bosco

L’Aero Club Castelnuovo Don Bosco è un'associazione fondata nel 2009 da un gruppo di amici uniti dalla passione per il volo e dal desiderio di contagiare tale passione a tutti coloro che desiderano aprirsi alla cultura aeronautica.

L'attività di volo da diporto e sportivo si svolge grazie alla disponibilità di velivoli ultraleggeri che offrono un'ottima qualità di volo ed un altissimo livello di sicurezza, come il nuovissimo Savannah™ S con motore Rotax da 100 HP.    

I corsi vengono tenuti da istruttori certificati ed esperti che seguono con attenzione gli allievi durante le lezioni teoriche e pratiche. 

Arrivarci in volo

Avvicinamento

Circuito sinistro per pista 33 (in particolari condizioni di vento circuito sinistro per pista 15)

Coordinate       N   45° 01’ 28”   E    07° 57’ 59”

Frequenza:      130.00 Mhz

Arrivarci in auto

Da ASTI, TORINO: Lasciare l’autostrada A21 al casello di Villanova D’Asti
Lasciare la rotonda alla prima uscita e seguire la SS 10 “Strada per Chieri” per 6.5 km
Svoltare a destra in Via Padania Inferiore/ SP 120 e poi svoltare ancora a destra in Via Buttigliera/ SP 120 e proseguire per circa 5 km Lasciare la prima rotonda alla seconda uscita e proseguire sulla strada “Variante di Buttigliera”  Lasciare la seconda rotonda alla seconda uscita e proseguire ancora sulla strada “Variante di Buttigliera” Lasciare la terza rotonda alla seconda uscita e proseguire sulla strada SP 16/ Via Don Giovanni Bosco per circa 300 metri: l’areo club lo trovate  sulla destra!

 

 

 

 

 

 

 


Contatti

b&bfioridicampovillanova

Strada Alla Cascina Nuova, 14
Villanova d'Asti
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